Il Duende, fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza ed inquietudine; estro ispiratore creativo. Garcia Lorca, poeta spagnolo ha scritto” Duende, teoria e gioco”. Lorca narrando del Duende racconta di quando nelle balere vedeva “donne buttate come sacchi di stracci sui tavoli; in gioventù magari cantanti o ballerine di fado che la vita aveva “aggredito”.
Poi, improvvisamente, accadeva che un suonatore intonasse con la chitarra un flamenco e il Duende s’impossessasse di queste donne che improvvisamente tornavano bellissime, ballando sopra i tavoli come nel loro più felice passato per poi ripiombare alla fine della musica, come sacchi di stracci sui tavoli. La donna per un istante era tornata ad essere la sua bellezza e la sua forza di gioventù e adesso il Duende le dava (nuovamente) la terribile consapevolezza nel paragone fra chi era stata e quello che era diventata. Anche Questo è il Duende, il sangue, l’essenza dell’arte, la verità emotiva.
2008 – In between, Rolli Contemporanei Loggia dei Mercanti, Piazza Banchi Genova.
A cura di Bruna Solinas Artrè Gallery
