Del Mal d’Amore

“Ophelia è una delle figure tragiche femminili che mi ha più impressionato… proprio come i raggi luminosi impressionavano le pellicole nell’emulsione. Da quando l’ho scoperta nell’Amleto, l’ho cercata attraverso alcuni di quei molti artisti che ne sono rimasti a loro volta impressionati. Nelle poesie di Rimbaud, Dylan, Guccini, o nei quadri di Millais e di altri artisti.

La sua divisione tra l’obbedienza al padre e il richiamo dell’amore per Amleto sono raffigurate nella scultura “del mal d’Amore”. Una figura femminile mossa da forti sentimenti in contrasto tra loro; il vento le fa volare il velo che le copriva il capo, ma lei sembra non accorgersene, non lo trattiene, lei rimane apparentemente immobile come in attesa, come la calma nell’occhio del ciclone.